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2. Juni 2009 2 02 /06 /Juni /2009 11:24
In seiner Rubrik, La Bustina di Minerva, in der Zeitschrift L'Espresso vom 21. Mai 09 beschäftigt sich Umberto Eco mit Berlusconi und seinen schönen Kandidatinnen für das EU-Parlament und das tut er auf seine Weise, als Kommunikationsexpert, der mit viel Witz einfach und toll schreiben kann. Das müssen wir auf Italienisch zitieren:

Leggo che il nostro primo ministro ha detto che non c'è nulla di male nel candidare donne fisicamente non sgradevoli. Il problema è come si dicono le cose. Tutti conoscono la barzelletta del gesuita e del domenicano che stanno facendo gli esercizi spirituali e il gesuita, mentre recita il breviario, fuma beatamente. Il domenicano gli chiede come possa fare così, e quello gli risponde che ha chiesto il permesso ai suoi superiori. L'ingenuo domenicano dice che anch'egli ha chiesto il permesso e gli è stato negato. "Ma come lo hai domandato?" gli chiede il gesuita. E il domenicano "Posso fumare mentre prego?" Era ovvio che gli fosse stato risposto di no. Invece il gesuita aveva chiesto "Posso pregare mentre fumo?" e i superiori gli avevano detto che si può pregare in qualsiasi circostanza.
Se Berlusconi avesse detto che non c'è nulla di male se una candidata alle elezioni è anche bella, tutti, femministe comprese, avrebbero applaudito. Ma ha fatto capire che non c'era nulla di male se una bella ragazza veniva candidata alle elezioni, e lì casca l'asino. Forse è male candidare una ragazza solo perché è bella. 

Na ja, so ist es, oft ist es nur eine Frage der Formulierung! Ein falsches Wort, ein verkehrter Satz und gleich ist der Ehekrieg entfacht und somit in Italien auch eine große politische Auseinandersetzung, denn diese sind "da drüben" in der Berlusconi-Ära die Themen der Politik.
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